Per la prima volta in Italia, dal Museo Statale d’Arte Contemporanea di Salonicco, un nucleo dell’eccezionale collezione d’Avanguardia russa di George Costakis, l’uomo che nella Mosca degli anni immediatamente seguenti la Seconda Guerra Mondiale, sfidando i divieti del regime stalinista, decise di raccogliere metodicamente testimonianze dell’arte sperimentale russa d’inizio secolo, salvando dalla distruzione e dall’oblio questa componente vitale della cultura del Novecento.